Per donare una nuova vita ad una vecchia pelliccia possiamo optare per una tinta colorata adatta che riesca a dare lucentezza e vigore al nostro capo d’abbigliamento preferito.
Ci sono diverse tecniche e prodotti che possono essere utilizzati per tingere la pelliccia: dal fai da te agli artigiani specializzati.
Ma come possiamo essere certi di non danneggiare la nostra pelliccia? Ecco quindi alcune indicazioni per dare una nuova vita a capi che sembravano ormai passati di moda, senza correre il rischio di danneggiare il tessuto.
Tingere la pelliccia a casa
Possiamo scegliere se tingere una pelliccia a casa, con metodi fai da te, oppure se affidarci a dei professionisti che sappiano curare al meglio il capo.
Se optiamo per una soluzione casalinga possiamo scegliere di utilizzare dei prodotti che abbiano all’interno della confezione tutto il necessario. L’importante è separare le parti dal capo di partenza e ricucirlo dopo l’operazione di lavaggio e tintura. In caso contrario, questa mancata operazione potrebbe rimpicciolire la pelle dopo la tintura, proprio perché la nuova colorazione va a compattare il materiale.
La scelta del colore influenzerà molto il risultato finale: se infatti la base della pelliccia è scura, difficilmente sarà possibile cambiare colore o comunque ottenere una tonalità pastello.
Alcune pellicce presentano estremità del pelo più scure rispetto al resto. Con questo tipo di pelliccia si avrà un cambiamento di colore nella parte inferiore del pelo, mentre la parte finale rimarrà comunque più scura.
Nel caso di pellicce nere non sarà possibile modificare il colore; al contrario, una pelliccia bianca sarà l’ideale per un cambiamento radicale e sarà possibile scegliere la tonalità di colore che vogliamo. Se invece possediamo una pelliccia grigia il risultato sarà tenue e non deciso.
Per procedere con il cambio di colore in lavatrice seguire attentamente le istruzioni riportate sulla confezione.
Ci sono comunque alcune indicazioni generali valide per ogni tintura per tessuti e delle pellicce:
- versare direttamente in lavatrice le vaschette di colore aperte;
- aggiungere la quantità di sale richiesta (solitamente si trova già all’interno delle confezioni);
- Mettere la pelliccia da tingere in lavatrice e avviare a 40° senza prelavaggio.
Alla fine del lavaggio, eseguire un secondo ciclo a 40°. Per l’asciugatura, evitare di metterlo al sole per non rischiare di scolorire la pelliccia e fare attenzione ai fili stendipanni che possono lasciare il segno direttamente sul capo.
Se invece si decide di affidarsi a specialisti, anche dal punto di vista del colore potranno consigliarti se scegliere una tintura accesa o se optare invece per delle sfumature e rendere una pelliccia ormai fuori moda di nuovo al passo coi tempi, senza rischiare di danneggiare il capo.
Riconoscere una pelliccia vera da una ecopelliccia
Procedere con la tintura di una pelliccia è diverso se abbiamo a che fare con un tessuto di origine animale o sintetico/vegetale.
Per riconoscere e differenziare le due tipologie possiamo ricorrere ad alcuni piccoli trucchi:
- la base della pelliccia: la pelliccia vera è attaccata alla pelle dell’animale, mentre quella finta si attacca ad un supporto in tessuto. Nel caso in cui vogliamo procedere con il cambio colore occorre separare le diverse parti di tessuto e pelliccia che compongono il capo in modo da non danneggiarlo.
- le punte: controllare le punte della pelliccia è un ottimo metodo per identificare una pelliccia vera da una sintetica. Le punte di una pelliccia di origine animale sono tutte diverse le une dalle altre, presentando alcune parti irregolari e più lunghe rispetto ad altre. Se invece abbiamo un’ecopelliccia le punte saranno regolari e tagliate in maniera precisa, proprio perché sono create attraverso l’uso di macchinari specifici al taglio.
- fuoco: possiamo strappare un ciuffo di peli da una pelliccia e bruciarlo con un fiammifero. Se la reazione sarà un odore simile a quello di capelli bruciati allora la pelliccia è vera; in caso contrario si consumerà ripiegandosi su se stessa e formando delle palline di materiale sintetico.
- ago: se infiliamo un ago tra tessuto e pelo e l’ago passa con facilità si tratterà di un’ecopelliccia; se invece l’ago fa difficoltà a passare perchè bloccato dallo strato di pelle allora la pelliccia è vera.
Dopo avere preso tutte queste informazioni sarai in grado di decidere se colorare la tua pelliccia in casa oppure se scegliere di affidarsi a dei professionisti. Potranno consigliarti tecniche migliori per procedere con il cambio di colore e sapranno anche aiutarti nella scelta della tonalità giusta per dare nuova vita al tuo capo in pelliccia.